j-hope: "Cercherò la strada giusta per me"
Su j-hope dei BTS, sui BTS di j-hope, e su j-hope stesso.
Proof, una raccolta di canzoni diverse che incapsulano l’essenza dei BTS, è appena uscito. Come ti senti?
Ad un certo punto andava fatto, no? Dando un’occhiata al nostro percorso, abbiamo pensato fosse arrivato il momento di mostrare alle persone che sono diventate ARMY da poco come siamo diventati quello che siamo oggi e mostrare loro tutti i temi che abbiamo affrontato finora. Pensiamo anche che sarà un album in grado di emozionare profondamente gli ARMY che sono stati con noi fin dall’inizio. La nostra storia è praticamente la storia degli ARMY. Abbiamo fatto quest’album per gli ARMY che hanno deciso di imbarcarsi in questo viaggio con noi, un viaggio che abbiamo pensato volessero custodire, quindi ci siamo divertiti molto a rivivere vecchi ricordi mentre lo facevamo.
La canzone “Run BTS” è di per sé uno sguardo al percorso dei BTS. Ringrazi tutti i membri, e dici che tutti ne hanno passate tante. (ride)
Ne hanno passate tante per davvero. È così. (ride) Ne abbiamo tutti passate tante e abbiamo lavorato sodo. Quindi ho riassunto tutte queste cose in una parola –gosaeng- per esprimerlo, e ho aggiunto una “s” alla fine per farla diventare gosaengs. Abbiamo portato diversi messaggi con ogni album, da “qual è il tuo sogno” nella “school trilogy” ad adesso. Ma poi mi sono chiesto, c’è mai stato un messaggio dedicato agli altri membri? Quindi, mentre stavamo lavorando all’album, ho detto loro che volevo includere qualcosa attraverso cui poter dire a tutti i membri come la pensassi. Il risultato di questo processo è stato “Run BTS”, e volevo menzionare tutti quanti.
Non dovresti ricevere anche tu una menzione? Dire che anche tu ne hai passate tante? (ride)
Ne ho passate tante, ma credo di essere quello che ottiene di più da quello che i BTS fanno. Perché, grazie ai BTS, posso fare esperienza di cose che dubito sarei riuscito a fare da solo. Abbiamo fatto così tanti tipi di performance, abbiamo provato e sperimentato tante cose diverse. Quindi ho cercato di ripensare in modo significativo al passato. Tutto, dall’apprendimento al padroneggiare quanto avessi imparato, fino ad entrare in contatto con diverse culture in giro per il mondo, è stato molto bello.
L’esibizione ai Grammy Awards deve essere stata una nuova esperienza, un esperimento, anche per voi.
È stato un vortice. Dopo essere risultato positivo al COVID-19, avremmo avuto solo un giorno esatto per provare rima dell’esibizione. Penso che arrivare sul palco dei Grammy, considerando le circostanze, sia stato ciò che mi ha messo nell’atteggiamento mentale che avevo durante la performance. Gli altri membri erano abbastanza esauriti a quel punto, ad essere sincero. Jin si era fatto male alla mano e fare le prove era una sfida, ma sapevo che per niente al mondo avrei potuto non essere lì, quindi ho continuato a provare dicendomi che avrei dovuto farcela a tutti i costi: sono volato lì, ho provato e in qualche modo l’ho portata a casa.
Era una performance anche tecnicamente difficile, o sbaglio? Quando avete tolto le giacche per unirle tutte insieme, avevate solo una possibilità.
La pressione era tanta, dal punto di vista psicologico, perché eravamo ai Grammy e stavamo facendo una performance simile a quelle che facevamo appena dopo il nostro debutto. L’idea dietro la performance era quella di dire: “Facciamolo di nuovo per loro. Possiamo fare una cosa del genere ai Grammy- siamo i BTS!”
In un certo senso, avete sostituito lo scambio del cappello che avete fatto nella vostra prima performance di “No More Dream” con il lancio della carta ai Grammy Awards.
Esatto. Il cuore mi batteva all’impazzata. Ero deluso da me stesso per la performance ai Grammy, ad essere sincero. Volevo così tanto fare una bella esibizione da non poter tollerare nemmeno il minimo errore. Quindi dopo ho pensato: “Oh, avrei davvero potuto fare di meglio - avrei potuto farlo sembrare più figo”. Ero un po’ deluso.
Ma gli altri membri hanno parlato di tutto il rispetto che hanno per te per il modo in cui hai diretto le prove. Il soprannome Team Leader Jeong sembra far capire la tua importanza all’interno dei BTS.
Ne dicono di tutti i colori. (ride) Siamo stati in grado di fare la performance che abbiamo fatto perché tutti sono stati bravi. Questo è estremamente importante. Ho imparato molto dall’essere parte di una squadra. Io, come gli altri membri, diamo il massimo quando lavoriamo sulle canzoni per il gruppo. Quando lavoro, scopro sempre nuovi modi di esprimermi e penso che forse sarebbe bello poter provare a capire come fare tutto da solo, un giorno. In questo modo posso migliorare.
Parlando di miglioramento, il modo in cui cambi durante il corso di Proof è impressionante. Il tuo stile di rap è cambiato molto. Di solito non usi l’autotune, ma l’hai provato in “Yet To Come”.
Cerco di acquisire sempre nuove tecniche, e ogni volta che devo lavorare su una canzone dei BTS, l’istinto mi suggerisce come approcciarla. Non c’è una ragione precisa per cui si cambia; penso che tutto ciò che ho imparato e tutta l’energia che ho assorbito venga fuori in modo spontaneo quando serve.
È stata una novità sentire il tuo lunghissimo flow in “For Youth”. Incorpori un nuovo stile in ogni canzone con facilità.
“For Youth” è stata un’altra occasione per me di provare qualcosa di originale. Ho pensato di scrivere un rap melodico senza rimanere incatenato al beat con l’idea di mostrare un lato più maturo di me. Cambio costantemente, maturo musicalmente, e il numero delle cose che riesco ad esprimere è cresciuto. Penso sia questo il modo in cui esprimo me stesso - usando cose che ho imparato durante la mia vita e durante il tempo che ho trascorso con i BTS. Mentre lavoravo su Proof, sentivo d’istinto cose come: “La direzione che sta prendendo questa cosa potrebbe non essere interessante”. E tutto ciò perché sono nel gruppo da tanto tempo. Ecco perché so cosa devo fare per quanto riguarda la musica e le esibizioni. Quindi uso l’autotune se serve, o a volte provo un flow diverso.
Essere nel gruppo ha avuto qualche effetto sulla tua vita di tutti i giorni? Hai postato delle foto fantastiche su Instagram. Hai raccolto delle polaroid e le hai pubblicate tutte assieme, come una sorta di esibizione fotografica.
Credo sia stato grazie a tutto quello che ho visto e imparato grazie al gruppo. Penso sia diventata un po’ un’abitudine cercare costantemente di provare a mostrare tutto quello che ho appreso. Quindi ho provato tante cose diverse per capire quali potessero essere interessanti. Spero che le persone l’abbiano trovato tale. (ride)
Se qualcuno andasse sul tuo account vedrebbe le istantanee che hai scattato tutte insieme, e se le si guarda separatamente si può vedere come siano in relazione fra di loro. Ad esempio, hai postato una foto dei tuoi vestiti e poi un’altra mentre li indossavi nella tua normale vita quotidiana. Mi sembra che stessi cercando di esprimere te stesso visualmente.
Esatto. Le foto istantanee sono uno dei pochi modi di documentare qualcosa in cui solo tu hai l’originale. Anche se avevo intenzione di condividere la mia vita di tutti i giorni attraverso Instagram ho pensato che sarebbe stato bello avere una copia su pellicola che sarebbe appartenuta soltanto a me, per questo ho scelto le foto istantanee. Poi le ho postate, ma ho pensato che c’è un limite a quanto si può trasmettere utilizzando solo l’analogico, quindi ora sto riempendo il mio Instagram con foto che sono più adatte per i tempi moderni. Volevo mostrare foto spontanee che avevo scattato di me stesso in varie occasioni, ma ora voglio mostrare chi sono anche come artista. Ho intenzione di utilizzare Instagram per mostrare chi sono come artista e Weverse per essere più aperto e onesto con i fan. Forse ecco il motivo per cui la mia immagine su Instagram sembra così diversa da quella di prima.
Questo tuo interesse si estende anche ai video? Dal momento che filmi e editi sempre.
Una cosa di cui sono molto grato quando filmano documentari sul nostro gruppo è che, come dire, sto vivendo il momento più bello della vita in questo periodo. E sono estremamente grato che qualcuno stia registrando ogni momento. Documentano la mia vita, la mia quotidianità e le mie emozioni mentre mi esibisco. È il motivo per cui trovo sia così importante documentare tutto. Quindi faccio molte foto e video con il mio telefono, anche se poi la galleria diventa molto caotica. Allora mi sono impegnato con l’editing per ridurre la confusione. Solitamente ogni file dura due o tre minuti.
Sei solito rivedere i video che hai girato?
Sì. Li rivedo veramente spesso (ride), è molto divertente. Video come quelli mi fanno tornare in mente come mi sentivo quando li ho girati. Ricordo cosa provavo mentre facevo un video o scattavo una foto di un certo posto o di certe persone, ognuno di essi. Rivivo quegli stessi sentimenti e che cosa mi passava per la testa ogni volta che rivedo i video del 2017. Credo ci sia un limite a quanto si possa immortalare e conservare nella propria memoria. Voglio dire, non puoi certo ricordarti tutto quanto, e spesso dimentichi anche certi dettagli. Ma quando rivedo i video di allora è come se levigassi quei vecchi ricordi e quei sentimenti un po’ stropicciati dal tempo. E mi piace molto.
Come sono quei ricordi vissuti?
Sono bellissimi. (ride) Ero più giovane e pieno di energie. Non è che non sia così ora, penso solo che ci fossero sicuramente cose che potevo fare solo allora. Il bello di Proof è che mostra come stessi lavorando allora, il tipo di musica e le esibizioni che stavo facendo e tutto ciò che ho ottenuto. È qualcosa che mi fa ricordare quei giorni e questo significa così tanto per me.
C'è una versione demo di "DNA" su Proof. Anche questa condivide un pezzo di storia. Come è stata realizzata?
Inizialmente dovevamo includere una versione demo di "Boy Meets Evil", ma ascoltandola mi son chiesto se non fosse stato meglio ascoltare la registrazione finale? La versione grezza in realtà non contiene il fascino che di solito si associa alla parola "grezzo". Quindi, sono andato alla ricerca di qualcosa che avrebbe fatto pensare agli ARMY “l'hai fatto tu?” Ed è allora che ho trovato "DNA". L'ho ascoltata e mi son chiesto: cos'è questo? E poi, Wow! (ride) Mi è tornato in mente il mio processo di lavoro sulla canzone.
Cosa ti è piaciuto del tuo processo di lavoro?
Il modo in cui lavoriamo, riusciamo a prendere il buono su cui ognuno di noi ha lavorato in modo indipendente e lo usiamo; quindi prima ho provato a creare un'intera canzone da solo. Ho provato a lavorare su "DNA" in uno stile in cui ero capace, ma non mi è piaciuto il modo in cui è venuto fuori e l'ho accantonata per un po'. Mi ci sono imbattuto di nuovo in seguito e mi sono accorto che quello è sicuramente il mio suono distintivo, quindi ho pensato che mostrasse davvero l'originalità del "grezzo". Ho pensato che sarebbe stato divertente per gli ARMY sentire che esisteva una versione di "DNA" diversa da quella rilasciata.
È cambiato molto il j-hope che ha realizzato quella versione di "DNA" dal j-hope che abbiamo ora. In che modo sei cambiato, esattamente?
Per farti un esempio recente, sono stato enormemente influenzato da tutto il tempo che ho trascorso all'estero. Neanche a pagarle si riuscirebbe ad avere le esperienze che sto vivendo ora. Mettiamo in scena grandi esibizioni, incontriamo tanti tipi di artisti diversi e impariamo a conoscerne la cultura.
Di recente hai menzionato una delle esibizioni di Lady Gaga su V LIVE. Come ti ha fatto sentire la sua performance?
Sono stato così ispirato dalle esibizioni a Las Vegas che mi sono pentito di non aver cercato anche altri concerti durante il nostro tour. Il concerto di Lady Gaga è stato particolarmente impressionante. Sono stato un grande fan di Lady Gaga sin da quando ero giovane e ho sempre pensato che fosse la migliore nell'allestimento di uno spettacolo. La sua dedizione alla performance mi ha fortemente ispirato. Las Vegas è la città dello spettacolo e mentre guardavo tutti gli show, mi sentivo come se non sapessi nemmeno che tutto ciò fosse possibile. Ho pensato che un giorno mi sarebbe piaciuto riprodurlo con la mia interpretazione.
Non senti mail il peso di alcune delle cose che vivi, perché sei nei BTS? Ho avuto la sensazione che tenere discorsi alle Nazioni Unite ed esibirsi lì fosse un grande onore ma potenzialmente opprimente allo stesso tempo.
È stato un tale onore poter stare lassù, ma onestamente sono una persona estremamente normale. Ho avuto un'educazione tipica di chi è originario di Gwangju, quindi alcune cose non sono facili da abbracciare o abituarcisi. Alcune cose sono troppo grandi per me e ne finisco sopraffatto, ma alla fine penso di essere in grado di abituarmici perché sono condivise con altre 6 persone. E poi considero alcune di queste cose come un destino.
Questo mi fa pensare al modo in cui interagisci continuamente con gli altri membri su Instagram e metti moltissimi “like”. Questo rispecchia quanto abbiate bisogno l’uno dell’altro?
Oh, quello. Quello succede perché succede sempre che uno di loro posti qualcosa appena prima che io apra Instagram. (ride). È sorprendente come accada. Apro Instagram e qualcuno ha postato esattamente tre minuti prima. Quando vedo il post, metto un cuoricino. (ride). Mi diverto moltissimo nel farlo. Credo che controllare le loro attività quotidiane lì (su IG) mi faccia scoprire cose che ancora non so a di come loro si sentano riguardo alle loro vite.
Sei stato fortemente influenzato in quanto membro dei BTS, mentre sei progressivamente cambiato come artista solista. Cosa vorresti esprimere con la tua musica o danza in questo periodo?
Come sai, di solito ho un comportamento solare. Quindi ho un gran desiderio di mostrare un diverso lato di me stesso. Personalmente mi sono messo alla prova, sfidando me stesso a farlo nei miei attuali progetti. Volevo mostrare un lato estremamente oscuro e crudo.
E come mai?
Lavorando e vivendo, ho capito che le storie che posso raccontare sono estremamente limitate quando uso soltanto il mio stile naturale, o il modo in cui la gente mi vede. Ho cose da dire, ma continuavo a sentire come se, se le avessi fatte nello stesso modo di sempre, non sarebbero state comprese correttamente. Se davvero avessi voluto trasmettere ciò che avevo da dire, avrei dovuto essere più oscuro. È una cosa che non avevo mai fatto prima, quindi ero entusiasta di provare qualcosa di nuovo. Sono stato fortemente influenzato da quello che mi diceva il mio cuore, ed è per questo che ho deciso di dargli una chance.
Quando si tratta della musica dei BTS, decidi cosa fare in base a come stanno scorrendo le cose in generale, mentre sembra che tu abbia il completo controllo nel tuo lavoro da solista tu.
Se guardo indietro, al passato, posso dire di aver usato il mixtape che ho pubblicato per mostrare ciò che sono come j-hope, membro dei BTS. Volevo usare il mixtape per dipingere un’immagine più ampia dello stile che volevo proporre all’interno dei BTS. “Chicken Noodle Soup” ha mostrato che potevo fare qualcosa in quel senso, e ora ho deciso di mostrare il tipo di nuova direzione musicale e i nuovi pensieri che ho, e di come li posso trasmettere in un modo nuovo. Penso che ora io stia continuando a creare sia lo stile che ho all’interno dei BTS, sia il mio stile personale che posso mostrare individualmente. Mi sento quasi in imbarazzo a darmi dell’artista (ride) ma penso di essere diventato quel tipo di artista capace di farlo.
Di cosa vuoi parlare, come persona e artista che è capace di tutto ciò?
Del mio stesso io. Volevo ricordare varie cose, per esempio come ho vissuto e il tipo di ombra emotiva che il mio lato nascosto proietta. Capirai cosa intendo quando queste canzoni verranno pubblicate, ma per parlare di queste cose, non potevo farlo sempre in maniera leggera. Per questo mi sono avvicinato un po' di più al mio lato oscuro, che penso mi abbia permesso di aprirmi completamente alla storia della mia vita.
A che punto della storia della tua vita pensi di essere arrivato?
In questi giorni ho capito che non posso essere sempre un salmone, che lotta per risalire la corrente. (ride).
Cosa intendi?
Penso molto a come dovrei vivere la mia vita, semplicemente seguendo la corrente. Mi sforzo di vivere una vita felice con quello che mi è stato dato. In tutta onestà, ho cercato di cambiare molte cose nel 2020 e 2021 – varie cose che sono successe, a causa della pandemia. Ma il fatto è che, quando ho capito che non avrei potuto cambiare tutte quelle cose soltanto pensandoci, ho pensato di vivere con quello che già mi era stato dato. Perché comunque cercherò sempre la strada più giusta per me. E questo non significa che mi fermerò. (ride).
Traduzione a cura di BTS Italia | @BTSItalia_twt2 (Eleonora). Prendere solo con crediti.
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