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​[7°Storia] Non potevo dire la verità

Aggiornamento: 23 ott 2019

In realtà la mia famiglia non è molto facoltosa. È stato molto difficile per me studiare all’estero. In America ero uno straniero, e non conoscevo bene l’inglese. Non potevo avere un futuro.

Il giorno che ci eravamo ripromessi di partire insieme per l’Italia, stavo aspettando la mia amica all’aeroporto, quando dalle porte scorrevoli la vidi scendere dal bus accompagnata da un ragazzo bello e alla moda. Mi nascosi immediatamente.

Perché lo feci…non lo so neanche io. Istintivamente mi nascosi, girai i tacchi e me ne andai. Mi dissi ‘Eh già. Era impossibile che noi due partissimo insieme per l’Italia. Per lei sono solo uno straniero patetico che non sa niente.’ Mi chiamò, ma non le risposi. Mi guardavo, assente, allo specchio nel bagno dell’aeroporto. Avevamo prenotato il volo assieme, per cui lei doveva essere sul mio stesso aereo, da qualche parte, ma non la cercai. Sperai e basta. Sperai che fosse lei a venirmi a cercare tra i passeggeri. Ma anche dopo aver sorvolato l’Atlantico, quando volavamo nel cielo italiano e quando atterrammo…

Nessuno venne a cercarmi.




^Foto che ho fatto all’aeroporto internazionale di San Francisco mentre la aspettavo

‘La Città di Smeraldo’ è insieme un ricordo felice e doloroso. Lo Smeraldo era così bello che piansi. E quella notte, accadde qualcosa di strano. Dormivo presso una famiglia, e fui svegliato da uno strano rumore. Il mio letto era proprio alla finestra, e continuavo a sentire qualcosa, come se qualcuno stesse bussando sul vetro. Ero al secondo piano, e fuori era tranquillo. Era passata la mezzanotte, e la tenda era tirata, per cui non vidi all’esterno. Non avevo paura, ma tutto ciò era curioso. Pensai di alzarmi e aprire la finestra per vedere chi si fosse messo a bussare a una finestra del secondo piano in piena notte, ma il rumore si fermò. Immaginai fossero le foglie a sbattere sul vetro, mosse dal vento, e mi obbligai a tornare a dormire, ma onestamente non dormii bene. Continuavo a sentire quel rumore e a starmene steso in silenzio, come forzato a sopportare qualcosa.

Era circa l’una del giorno dopo quando ricevetti una chiamata dalla mia amica.

Solo che non era lei.

Mi disse di essere il fratello. Mi disse anche che la mia amica stava inseguendo qualcuno in aeroporto, quando era stata investita; poco dopo la mezzanotte precedente erano iniziate le difficoltà respiratorie, e se n’era andata.

Prima di lasciare la stanza, aprii la finestra vicino al mio letto. Il sole splendeva e in lontananza si vedevano gli Smeraldo. Guardai i fiori, seduto in pieno sole, e avvertii un sospiro di vento soffiarmi accanto. Fu solo un istante, ma mi sembrò che fosse seduta al mio fianco, alla finestra, a guardare gli Smeraldo con me.




^Una memoria dolce e struggente, la splendida vista della ‘Città di Smeraldo’ Sulla strada di ritorno verso casa, in America, ricevetti la notizia che ciò che avevo sognato per molto tempo si era avverato.

Il mio negozio di fiori Smeraldo in Corea era stato approvato dalla Smeraldo Academy.

Essendo una specie rarissima, l’accademia ne controlla rigidamente le vendite oltremare, per cui nell’attesa mi ero registrato all’associazione ed ero stato approvato. Da allora…3 anni sono passati prima che potessi aprire il ‘Flower Smeraldo’ in Corea, ma ancora penso a quella notizia da parte dell’Accademia come all’ultima cosa che la mia amica mi ha lasciato prima di andarsene per sempre. Mi disse ‘la verità che non poteva essere detta’ e mi lasciò.

E questa è la serie di coincidenze accadute tra me e gli Smeraldo che cominciai nel primo post.

Traduzione italiana a cura di Bangtan Sonyeondan – BTS Italia | @btsitalia_twt Preghiamo di prendere solo con i crediti.

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